La disciplina dei rapporti di lavoro è un insieme assai vasto ed articolato di norme nazionali e comunitarie, oltre che di disposizioni della contrattazione collettiva, volte a regolamentare i rapporti fra il soggetto datoriale ed il lavoratore. Per le sue caratteristiche intrinseche è uno di quei rami del diritto che più direttamente risente dell’influenza della situazione economica generale, riflettendo le concezioni ideologiche e la realtà sociale del periodo di riferimento e proprio per questi motivi è soggetta anche ad una frequente mutevolezza.
E’ la disciplina specifica che riguarda la dimensione collettiva del lavoratore: dal diritto di sciopero a quello di adesione sindacale, dalla contrattazione collettiva ai diritti delle organizzazioni sindacali. In questo contesto particolarmente rilevante risulta il complesso normativo previsto dallo Statuto dei Lavoratori in materia di diritto antidiscriminatorio e di repressione delle condotte antisindacali.
Sono sempre più numerosi i procedimenti giudiziali in cui i lavoratori esposti ad amianto e gli eredi delle vittime di malattia professionale.
Con la legge 104/92 si sono affermati nel nostro ordinamento importanti diritti a favore del lavoratore chiamato ad assistere un proprio famigliare
Sempre più frequentemente i processi di ristrutturazione aziendale contemplano procedure di cessioni di parti dell’impresa
La tematica del licenziamento è tradizionalmente uno dei campi in cui più frequentemente si concretizza l’attività dello studio.
Un settore avente una propria autonomia nel diritto del lavoro è certamente quello relativo al rapporto di lavoro del dirigente d’azienda
Un settore tradizionalmente oggetto del contenzioso del lavoro è quello del c.d. diritto antidiscriminatorio
Le tematiche afferenti alle mansioni ed ai diritti retributivi sono particolarmente frequenti nel contenzioso del lavoro