Diritto antidiscriminatorio e condotte antisindacali
Un settore tradizionalmente oggetto del contenzioso del lavoro è quello del c.d. diritto antidiscriminatorio e cioè di quell’ampio complesso normativo volto a prevenire ed a sanzionare le discriminazioni per motivi di razza, di religione, di sesso o di adesione politica o sindacale.
Va fra l’altro evidenziato che la più recente disciplina sui licenziamenti, pur limitando notevolmente i casi di tutela reintegratoria verso il lavoratore illegittimamente licenziato, ha mantenuto la tutela “piena” proprio nei casi di licenziamento discriminatorio. E’ quindi facile prevedere che in futuro tale casistica possa trovare un maggiore sviluppo nell’ambito del
contenzioso giudiziario.
Accanto a tali tematiche di carattere individuale vi è poi la classica vertenzialistica azionata dalle organizzazioni sindacali che denunciano condotte antisindacali da parte del datore di lavoro e che per tali motivi azionano giudizialmente la particolare procedura prevista dall’art. 28 dello
Statuto dei Lavoratori.
L’avv. Bordigoni nella sua esperienza professionale si è occupato anche di questo genere di contenziosi, assistendo con successo, oltre ad imprese e lavoratori, anche Organizzazioni Sindacali che chiedevano la repressione di condotte antisindacali.
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